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Il Giardino Botanico di Villa De Ponti a Calolziocorte ospita in un ettaro di superficie circa 500 specie differenti, autoctone ed esotiche, spontanee e coltivate, quasi tutte denominate, con esemplari che hanno poche settimane di vita ed altri secolari. Ogni specie ha una storia che rimanda a origini lontane e un ciclo di vita che si svolge sotto i nostri occhi.
Già parco di villa storica, una volta acquisito dalla Comunità Montana è stato aperto al pubblico, arricchito di collezioni botaniche inserite nell'impianto architettonico storico e convertito in spazio di interesse museale. Nei momenti migliori, offre quinte arboree imponenti, belle fioriture, possibilità di passeggiate e soste rilassanti, occasioni per apprendere aspetti più o meno noti e curiosità sul Regno delle Piante.
L'architettura della Villa e del Parco è di tipo eclettico d'inizio Novecento con qualche richiamo al gusto liberty. La quinta degli alberi storici destinati a diventare monumentali, faggi, platani, tigli e cedri, isolano il Parco dal contesto urbano, e formano le pareti verdi di una casa vegetale all'aperto.
La maggior parte delle specie del Giardino Botanico appartiene alla flora legnosa, le piante con robuste strutture di sostegno che permettono lo sviluppo sia in altezza che in larghezza alla ricerca della luce. Tra le autoctone vi sono specie che dominano o dominerebbero molti degli habitat della Valle San Martino, tra i quali il carpino nero, il frassino minore, l'acero di monte, il frassino maggiore, il faggio, corredati dagli arbusti tipici come il corniolo, l'evonimo, la lantana, il nocciolo, il pallon di maggio ed altri ancora.
Come molti parchi storici, il Giardino Botanico è ricco di conifere, in particolare nella valletta a sud est dell'edificio. Ai cedri,e agli abeti rossi originari, sono stati aggiunti tassi, pini, sequoie, sequoiadendri e metasequoie, cipressi e falsi cipressi, ginepri, cunninghamie, sciadopiti, tsughe, thuje.
Il parco offre occasioni di scoperta anche a chi è alla ricerca di specie esotiche insolite, come Styrax japonica, Caesalpinia gillesii, Fothergilla major, Disanthus cercidifolius, Corylopsis pauciflora, Sycoparrotia semidecidua, Dipelta ventricosa, Viburnum x carlcephalum, Elsholtzia stauntonii, oltre alle più comuni parrotia, davidia, liriodendro, pterocaria, fremontodendro, melia, evonimo alato, pittosporo nano, aceri orientali ornamentali e un eucalipto colonnare in forte crescita. Un settore è dedicato alle piante utili all'uomo, officinali, aromatiche e da frutta, mentre un'aiuola ospita mediterranee come il lentisco, la ginestra, il cisto, una insolita varietà bianca della valeriana rossa. Tra le erbacee, crescono una collezione di emerocalli, acanti, platycodono, liriope, tulipani, echinacee, iris del gruppo 'Barbata Alta' dalla fioritura spettacolare tra aprile e maggio.
Il percorso autoguidato è facilitato da 12 grandi pannelli che introducono alcuni dei principali temi che danno il Giardino Botanico.

Il Giardino Botanico per l'educazione

Il Giardino Botanico di Villa De Ponti è uno strumento a corredo del curriculum scolastico e dell'educazione permanente che può essere adottato per fare acquisire una mentalità scientifica e attenta alla ai fenomeni biologici attraverso l'osservazione, l'ascolto, l'esplorazione, la sensorialità, il gioco.
Il Giardino Botanico è in grado di stimolare la curiosità e di indurre emozioni positive legate alla scoperta della natura. I temi affrontabili sono legati al vasto Regno delle Piante, alla biodiversità e al suo legame con l'uomo, alla sostenibilità e alla conoscenza dell'ambiente. Nel parco vi sono condizioni privilegiate per imparare ad osservare, riconoscere e classificare le piante, individuare gli adattamenti, scoprire i bioritmi, integrare conoscenze che aiutano a comprendere la complessità in cui siamo immersi.
A tale scopo sono elaborati annualmente specifiche proposte promosse dalla Comunità Montana e dall'Ecomuseo della Valle San Martino,con i quali è possibile concordare iniziative che nascono direttamente dalle scuole o da altri soggetti.