Museo della Cultura Contadina -Colico
Iniziative dei servizi educativi e collaborazione con le scuole
Affiancata alla cucina, divisa solo da un tavolato c'è l'aula didattica con computer, tavolo e sedie per i ragazzi. Quest'aula dovrà essere a breve spostata sotto il porticato d'entrata, trasformato in una luminosa veranda vetrata, comunicante con il giardino, lasciando così lo spazio per arredare in forma più completa l'ambiente giorno della casa contadina.
L'edificio che occupa il Museo è circondato da un ampio spazio erboso, con un angolo adibito ad orto per la coltivazione erbe officinali e, in prospettiva, sarà completato con un pergolato, una tettoia per ricovero di attrezzi agricoli; il prato sarà attrezzato per attività ludiche e didattiche all'aperto.
Il museo ha proposto e realizzato in questi anni diverse attività didattiche nella scuola primaria e secondaria (Istituto comprensivo G. Galilei ) e in quella di secondo grado (Istituto Marco Polo di Colico). In particolare ha svolto un progetto con le tre classi quinte per avvicinare gli allievi agli stili di vita e ai valori della civiltà contadina attraverso diverse attività (visita guidata al museo, raccolta di testimonianze privilegiate degli anziani con interviste guidate, lezioni in aula, visita guidata al mulino e alla cantina con attrezzi per la vinificazione, lavoro di sintesi e di rielaborazione delle informazioni acquisite e pubblicizzazione dell'esperienza e dei dati raccolti). In questo lavoro è stato significativo il coinvolgimento delle famiglie e della comunità.
Con gli studenti di una classe del corso per perito turistici si sta realizzando un progetto finalizzato alla valorizzazione delle "Santelle" presenti sul territorio colichese che si concluderà con un prodotto di informazione e promozione turistica. Anche questo progetto comprende attività in classe, visita, catalogazione e analisi delle santelle, ricerca sulla religiosità popolare tra i contadini della prima metà del secolo XX. Accanto a questa ricerca sulla religiosità si sta programmando, sempre con il medesimo istituto un lavoro linguistico sul dialetto locale. In questa direzione il museo si propone di privilegiare la ricerca sul territorio e quindi l'arricchimento del patrimonio non materiale da presentare ai propri visitatori.