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IMG 3946Il Museo del Beato Serafino Morazzone, posto di fianco alla neogotica Chiesa di Chiuso, dedicata nel 1903 a Santa Maria Assunta, ha sede nella attigua canonica restaurata nel 2010-13. Situato nel pittoresco borgo che ancora mantiene l’aspetto e il sapore antico descritto dal Manzoni, accoglie al suo interno cimeli dedicati alla vita del Beato, come pure un raro dipinto murale (1871) realizzato da Casimiro Radice (Milano, 1834 – Malgrate, 1908 ), pittore italiano, che raffigura La conversione dell’Innominato, episodio fondamentale dei Promessi Sposi. Poco discosto si trova la duecentesca (controllata data negli archivi di Lecco) Chiesa, legata al Museo stesso, ora dedicata al Beato Serafino, che accoglie uno splendido ciclo di affreschi medievali. 

tre tetti sirtori2Con fisionomia museale rara, forse unica, i 3 Tetti di Sirtori non si presentano come rassegna di opere, ma come articolatissima opera complessiva dentro la quale si cammina. Arte del paesaggio, arte della luce, architettura, scultura, pittura, design si intrecciano senza confini con la poesia e la musica fino alla spazializzazione dei suoni, costruendo un unicum polisemico, dove il vero protagonista è il metalinguaggio che le unisce.

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Il progetto nasce dalla concezione poetico-filosofica della Natura Naturans del poeta Carlo Invernizzi. Questa visione pone al centro delle proprie riflessioni l’uomo, nella sua relazione con quanto lo circonda, e la sua capacità di percepire e sentire ciò che gli sta intorno non come un qualcosa di estraneo o accessorio, ma come parte integrante del divenire vitale. L’Associazione Culturale Amici di Morterone viene fondata nel 1986 per tradurre in fare attivo questa stessa visione e per trasformare Morterone in un laboratorio di creatività.

Dal 1988 quest’idea si traduce nel voler costituire un Museo degli artisti; museo inteso non come insieme di opere o di oggetti, ma di pensieri e di creatività. Proprio per le caratteristiche ambientali di Morterone, presto esso assume la forma di un grande museo a cielo aperto che oggi conta più di trenta opere (immerse nella natura e disseminate tra le case del paese e sulle pareti degli edifici). Le opere sono state realizzate dai grandi protagonisti dell’arte internazionale, giunti a Morterone per incontrare questa visione poetica assolutamente unica, dove l’arte non viene semplicemente spostata in esterni, dai musei o da altri spazi deputati, per essere fruita nella natura, ma viene concepita strettamente in relazione ad essa.

Sino ad oggi hanno preso parte a questo progetto con opere installate all’aperto (tuttora presenti)

Gianni Asdrubali, Francesco Candeloro, Nicola Carrino, Lucilla Catania, Carlo Ciussi, Gianni Colombo, Igino Legnaghi, François Morellet, Pino Pinelli, Bruno Querci, Ulrich Rückriem, Nelio Sonego, Mauro Staccioli, Niele Toroni, David Tremlett, Grazia Varisco, Michel Verjux e Rudi Wach. Inoltre, nella sala espositiva del Palazzo municipale, si sono susseguite esposizioni di artisti italiani e stranieri che hanno sempre frequentato e amato il territorio e la comunità morteronese tra cui Rodolfo Aricò, Alan Charlton, Dadamaino, Riccardo De Marchi, Lesley Foxcroft, Mario Nigro, Günter Umberg e Elisabeth Vary.

 

PIANTINA AGGIORNATA DELLE OPERE ESPOSTE:  pdf 2020 Piantina opere Museo d'Arte Comtemporanea all'Aperto Morterone (3.62 MB)

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35 GCastiglioniGiannino Castiglioni è la figura di maggior rilievo fra i numerosi artisti che hanno soggiornato a Lierna. Il museo a lui dedicato è attualmente in fase di costituzione e destinato a raccogliere i calchi preparatori in gesso che gli eredi hanno generosamente donato al Comune.

FondazioneGiuseppeMozzanicaLa Fondazione Giuseppe Mozzanica di Pagnano, frazione di Merate, è nata per preservare e far conoscere l’opera di uno scultore e pittore schivo, restio all’autopromozione, legato a un’idea di lavoro artistico profondamente etica, prima ancora che estetica. Costituita nel 2007, la Fondazione ha il suo cuore nella gipsoteca, insieme scrigno e laboratorio, fatta costruire dall’artista stesso negli anni Cinquanta nella corte della propria abitazione.

rossino parrocchialeNota per il celebre castello, la piccola località di Rossino a Calolziocorte ospita il Museo Parrocchiale S. Lorenzo Don Carlo Villa, dove si trovano importanti testimonianze pittoriche dell’area lombarda, suppellettili e oggetti liturgici di straordinaria ricchezza.

varennaVillaMonasteroNata da un antico monastero femminile di fondazione cistercense dedicato a Maria Vergine, Villa Monastero a Varenna deve il suo aspetto di dimora eclettica ai molti interventi di risistemazione che si sono sovrapposti in nove secoli di vita.

MoggioNella parte meridionale del borgo vecchio di Moggio, il Museo Liturgico Etnografico di proprietà della parrocchia ripercorre uno spaccato della storia degli abitanti e del territorio limitrofo, alla scoperta di usanze, ritualità, tradizioni e antichi mestieri.