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merate AmbrosioniOspitato in un’aula del Collegio “Alessandro Manzoni”, il Museo Civico di Storia Naturale Don M. Ambrosioni di Merate custodisce una notevole raccolta naturalistica donata dal professor Don Michelangelo Ambrosioni, docente del collegio dal 1891 al 1935 e appassionato collezionista.

esino GrigneTrascorrere qualche ora al Museo delle Grigne di Esino Lario significa ripercorrere la storia del territorio esinese, ma anche scoprire i grandi eventi geologici che hanno reso abitabile il nostro pianeta.

varenna ScanagattaIl Museo Ornitologico e di Scienze Naturali Luigi Scanagatta nasce per opera dell’omonimo studioso di ornitologia, malacologia e botanica, il quale diede inizio a una raccolta di esemplari dell’avifauna stanziale e migratoria del territorio.

calolzio Villa De PontiA pochi passi dalla stazione ferroviaria di Calolziocorte, il Giardino Botanico di Villa De Ponti offre la possibilità di una sosta rilassante fra oltre 500 specie arboree e arbustive differenti, autoctone ed esotiche, spontanee e coltivate: un'occasione per scoprire curiosità e aspetti più o meno noti sul Regno delle Piante.

Orto Botanico di Valmadrera2Un vero e proprio giardino di piante officinali e aromatiche accoglie il visitatore all'interno del Centro FateBenefratelli nel nucleo storico di Valmadrera. Esso nasce nel 1986 a seguito di un corso di piante di erboristeria cui fece seguito una mostra: in tale occasione l'Amministrazione Comunale riattivò uno spazio già adibito dai religiosi ad Orto Botanico per piante officinali, il cosiddetto Giardino dei Semplici, presso il Centro Fatebenefratelli.

villa gerosa 2Il nuovo allestimento della casa Museo Villa Gerosa ai Piani Resinelli, a 1300 metri di quota, è nato dal desiderio della Comunità Montana del Lario Orientale e della Val San Martino di raccontare il territorio del Gruppo delle Grigne che, dai 900 ai 2500 metri d'altitudine, rappresenta un concentrato di bellezze paesaggistiche ricche di contrasti ambientali: grandi praterie, distese ghiaiose desolate e lunari, boschi di latifoglie, cime dirupate e selvagge, guglie vertiginose che, sin dal XIX secolo, hanno rappresentato il cuore delle montagne lecchesi e dalla tradizione aplinistica lombarda.

Orrido di Bellano

 

orrido

L’Orrido di Bellano è la principale attrazione turistica del paese e tra le più importanti del Lago di Como. Si tratta di una gola naturale creata 15 milioni di anni fa dall’erosione del torrente Pioverna e del Ghiacciaio dell’Adda che, nel corso dei secoli, hanno modellato la roccia in gigantesche marmitte, tetri anfratti e suggestive spelonche. Lo stretto canyon è visitabile grazie ad un sistema di passerelle ancorate sulle alte pareti a picco sull’acqua, perfettamente illuminate anche alla sera dove il fascino del luogo assume sfumature diverse, e che recentemente sono state allungate fino a raggiungere la grande cascata posta più a monte.

Gli spazi angusti, i particolari giochi di luce riflessa sulle pareti rocciose e sull’acqua, la vegetazione che rimanda a ambienti più tropicali e il frastuono delle cascate che si infrangono sulla pietra ha da sempre ispirato moltissimi scrittori che ne hanno raccontato la bellezza o hanno costruito alcune leggende come quella di Taino o quelle legate alla Cà del Diavol. Successe a Stendhal che lo citò nel suo Viaggio in Italia, successe a Johann Jakob Wetzel che lo descrisse come “un teatro di bellezza e spaventi, [da cui] si sente uscire un rumore simile a quello del tuono” e successe ancora al poeta bellanese Sigismondo Boldoni che lo definì “Orrore di un’orrenda orrendezza”.

Bellano è sempre stata legata all’acqua: non solo a quella del lago ma anche a quella dell’Orrido perché, con la sua potenza, ha garantito per secoli la forza necessaria per far muovere le macchine presenti nelle sue numerose fabbriche e di conseguenza per garantire ai cittadini lavoro e benessere. Dal primitivo sistema di canali e gallerie al più moderno impianto di condotte forzate, infatti, le acque del Pioverna sono state sfruttate prima dalle ferriere, dalle filande e dal cotonificio e poi dalla più recente centrale idroelettrica; tutte queste attività hanno in comune il luogo in cui sorgono o sono sorte: lo sbocco dell’Orrido, il punto migliore per sfruttare il naturale salto dell’acqua.

All’ingresso del sito, inoltre, si trova una torretta di tre piani a pianta pentagonale arroccata su un masso a picco sul torrente nota già nei primi del ‘600, presente in tutte le pubblicazioni che si riferiscono all’Orrido, ma di cui non si conoscono le origini. Ad oggi è conosciuta come Cà del Diavol per via degli affreschi presenti nella parte più alta in cui si distingue, appunto, il diavolo e altre figure mitologiche, ma anche per le leggende che ne sono nate e che la indicano come sede di numerosi riti satanici, festini e incontri orgiastici. Un racconto non confermato, ma sicuramente più verosimile delle leggende tramandate, è quello in cui, durante la dominazione austriaca, vede la casa come punto di accesso a numerose gallerie che si diramavano sotto il centro storico in cui i bellanesi si nascondevano per evitare le ronde durante il coprifuoco.

Attualmente sono in corso i lavori per il suo completo recupero e la sua trasformazione in un modernissimo museo multimediale che, grazie a particolari accorgimenti tecnologici, presenterà ai visitatori storie e leggende legate al territorio, oltre che a nozioni di carattere storico e naturalistico e alcuni suggerimenti per escursioni alla scoperta di lago e monti.

 

CONTATTI

Piazza S. Giorgio, 23822 Bellano

Tel. +39 334 3774966

Email informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Email prenotazioni gruppi superiori alle 15 persone: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Instagram @orrido_bellano

PREZZI

Intero: € 5,00

Ridotto: dai 6 ai 12 anni: € 3,00

Gratuito: da 0 a 3 anni, residenti nel comune di Bellano, titolari di Disability Card e accompagnatore

Possessori di titolo di viaggio di trasporto pubblico (treno, navigazione laghi): € 4,00

Iscritti al FAI – Touring Club: € 4,00

Gruppi (minimo 15 persone): € 4,00 cadauno + 1 accompagnatore gratuito ogni 15 persone.

Scolaresche: € 3,00 cadauno + insegnante o accompagnatore gratuito

ORARI DI APERTURA

Consultare il sito internet: https://www.discoveringbellano.eu/it/orrido-di-bellano/