Il Museo della Torre di Maggiana detta del "Barbarossa", una delle meglio conservate nel territorio lecchese e interamente accessibile nei suoi cinque piani, è situata in una suggestiva posizione nel centro abitato di Maggiana, attualmente nel Comune di Mandello del Lario.
Con la sua mole quadrata svetta in posizione dominante verso il lago, è posta a controllo della Strada Ducale della Riviera lariana ed è in rapporto con il sistema di fortificazione della costa orientale del Lago di Como. La sua collocazione era strategica nei confronti anche di altri percorsi che conducevano verso la vicina Val Meria e i Piani Resinelli, ove si trovavano anticamente zone di pascolo e miniere. Benchè più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, la Torre risale al secolo XII ed è forse da porre in relazione con i signori di Mandello. La sua denominazione risale al fatto che i restauri ottocenteschi (1828) avrebbero portato alla luce una lapide che indicava il riposo qui avvenuto dell'imperatore Federico Barbarossa nel 1158. E' interessante ricordare che la tradizione trasmette anche la presenza di un castello, nella parte settentrionale del paese; che era collocato su un pendio non lontano. Situata all'interno di un piccolo cortile fortificato, la Torre presenta ancora la porta ogivale e traccia delle aperture originarie nella parte sommitale, oggi occultate; compaiono inoltre feritoie verticali che sono da collegare all'antico ingresso, un tempo posto al primo piano, come di consueto negli edifici medievali di questo tipo. Altre finestre vennero inserite successivamente, a partire dal '500, conferendo alla struttura un aspetto omogeneo nel disegno complessivo. A interventi di restauro risale la suggestiva terrazza posta sulla sommità, dalla quale si gode uno splendido panorama del lago e della sottostante cittadina di Mandello. Nei vari piani all'interno si trovano gli ambienti originari (tra cui uno con interessante soffitto dipinto): in essi è collocato attualmente il Museo che racconta e illustra, attraverso oggetti e immagini che risalgono alla fine dell'800 e alla prima metà del secolo successivo, le vicende di Maggiana, i modi di vita e di lavoro delle comunità che abitavano in queste zone, come pure una sezione dedicata alla processione del Venerdì Santo che si svolse fino alla metà degli anni Cinquanta. Sul territorio di Mandello sono presenti i seguenti percorsi: Itinerari della memoria, Le vie di Mandello ci ricordano, A piedi lungo la roggia, Torri nell'antico borgo.