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galbiate meabRaggiungibile dal cuore di Galbiate dopo una passeggiata di un chilometro fra campi e boschi con una splendida veduta sul Lago di Annone, il Museo Etnografico dell’Alta Brianza, in località Camporeso, è un centro di ricerca e di esposizione dedicato agli usi e ai costumi della Brianza collinare.

Riferendosi alla società dell’età preindustriale ma anche a quella postindustriale, il museo presenta, in una allestimento di lunga durata, oggetti del lavoro e della vita quotidiana, documenti visivi e sonori legati all’allevamento del baco da seta, alle attività agricole, all’alimentazione e alla cucina, alla stalla, ai trasporti rurali, nonché alla tradizione del flauto di Pan, divenuto nel corso del Novecento lo strumento musicale folcloristico rappresentativo della zona. Data l’importanza fondamentale della comunicazione orale e visiva nella trasmissione del sapere, dei modelli di comportamento, delle forme espressive e artistiche, il museo realizza le sue ricerche - come è tipico dell’etnografica -  indagando sulle culture e le testimonianze delle persone di oggi, con un interesse speciale per le esperienze e i racconti di coloro che appaiono come gli “ultimi testimoni” di particolari attività e usanze presenti nel territorio brianzolo e lariano. Il museo antropologico è soprattutto un luogo di confronto tra culture diverse e vuole proporre occasioni di riflessione sul presente: per questo al MEAB si svolgono laboratori per le scuole e le famiglie. Le sale dedicate a Giuseppe Panzeri - primo ideatore del museo - ospitano mostre temporanee sui temi più diversi (dalle forme di devozione religiosa ai riti profani del matrimonio, dall’elettricità che ha cambiato il lavoro domestico alle usanze sulla nascita, ecc.); nella sala dedicata all’etnomusicologo Roberto Leydi si propongono incontri con studiosi, testimoni e ricercatori che propongono le loro pubblicazioni e i documentari su vari aspetti della vita quotidiana, di ieri e di oggi (ad es. la pesca, l’allevamento ovino, la viticoltura, la silvicoltura , l’olivicoltura, il teatro dei burattini ecc.). Una sezione staccata del museo, che parla dell’uccellagione e della caccia, ha invece sede presso il Roccolo di Costa Perla, sulla strada che sale verso l’Eremo del Monte Barro. meab.parcobarro.it